Herman è uno dei blogger più famosi al mondo non per il numero di visualizzazioni che ogni suo nuovo post genera ma perché è l’unico a scrivere articoli che non hanno nessun significato.
Ogni articolo del blog è privo di senso
Herman è capace di riempire un’intera pagina di parole che alla fine non portano a nessun concetto. Questa è il suo talento: scrivere articoli senza senso. Per questo motivo è uno dei blogger più conosciuti, proprio perché il suo blog è unico nel suo genere.
Un articolo del suo blog
[…] Nonostante la legge approvata e applicata in seduta segreta lo scorso 22 marzo, il governo ribadisce che le specifiche relative alla precedente legislatura vanno riviste. E’ così si chiude un altro capitolo della vicenda. Lo sapevamo, avevamo affrontato l’argomento non più tardi del settembre scorso, eppure pensavamo di spuntarcela questa volta… ma nulla di ciò poi si è realizzato.
Quello che mi chiedo è: quando ogni parlamentare ha affrontato il tema, avrà sicuramente conosciuto i dettagli o quantomeno qualche rappresentate della sua segreteria gli avrà presentato i dati aggiornati, e allora perché non affrontare l’argomento? Perché non dare risposta agli interessati.
L’idea che mi sono fatto è che nulla di quanto intrapreso negli ultimi anni aveva come principio il “voler cambiare le cose”. E adesso? Adesso ce ne torniamo nelle nostre case, sapendo che questo esecutivo non ha voluto risolvere la questione.
Ho deciso di chiudere questo articolo sforzandomi di non farmi condizionare dal mancato successo della questione, è molto difficile. Spesso, nel nostro presentare nuovi progetti, ci siamo detti che “il lavoro paga”. È vero, prima o poi avrai il risultato dei tuoi sforzi ma, mi rendo conto che potrebbe non bastare la tua buona volontà. Ma non voglio chiudere dicendo che “in questo caso non ci siamo riusciti” perché sono certo che al prossimo giro, quello del prossimo anno, le nostre richieste verranno accolte e così potremo lavorare col sostegno che ci meritiamo.
H.
Post senza senso n. 234
Un articolo del blog di Herman è ricco di parole, un esperto SEO (chi si occupa di creare contenuti per il web che siano di gradimento per i motori di ricerca) direbbe che ogni testo è perfetto. Ha il numero di parole corrette, contiene molti link e in più è pieno di grafiche. Il problema è che nessun elemento che fa parte di un articolo del blog di Herman ha un senso.
Google non capisce
Che fa un motore di ricerca quando analizza un articolo di Herman? Come fa a catalogarlo?
Google volendo inserire un articolo del blog nei suoi indici non ci capisce nulla. Google si inceppa. Non sa dove né con quale argomento associarlo. Eppure è un sito che ha un enorme ranking proprio perché i siti autorevoli ne parlano.
Un articolo come quello precedente come potrebbe essere immagazzinato nelle ricerche di Google? Qual è il tema?
Il blog è entrato nel Guinness dei primati perché è l’unico al mondo a pubblicare in maniera regolare nuovi contenuti che però sistematicamente non vengono mai indicizzati. Nonostante ciò, e proprio per la sua unicità, il sito non è stato considerato una risorsa “irrilevante”.
Lo stesso discorso va fatto per la ricerca per immagini. In passato capitava spesso di ritrovarsi nei risultati di ricerca “un Herman” ossia un’immagine che non ha nulla a che fare con la ricerca effettuata. Il suo contenuto non è attinente alle parole chiave inserite per cui i motori di ricerca hanno iniziato a non indicizzare le grafiche presenti nel blog.
Ma come mai un sito del genere continua ad essere così trafficato ogni giorno?
La risposta l’ha data lo stesso Herman dopo aver ricevuto un premio per la sua idea bizzarra e unica: “Ci sono due tipi di persone che vengono nel mio sito: quelli che arrivano per curiosità e non tornano più, e quelli che per sprecare energie mentali, stressati dalla vita, vogliono leggere qualcosa tanto per leggere. Lo fanno per consumare energie, per stancarsi e non pensare ad altro. Come una canzone dal ritmo travolgente ma dal testo assurdo.”
Un altro articolo del suo blog
[…] Il tempo trascorso seguito da una piacevole brezza dinanzi ad un piacevole filmato di un vecchio torneo di tennis non è stato tempo buttato, anche perché le innumerevoli variopinte didascalie che i pensieri emanavano erano intrinseche di nuovi significati. Rileggendo la nota che trovai allora sul mio diario (che fotocopiai e nascosi sotto il cuscino) mi venne in mente la storia che mi raccontò un giorno un vecchio amico di scacchi. Doveva iniziare così “al calar della prima sera, un tizio di nome Giappo mi disse che… “ma come continuata? In quel preciso istante mi accorsi che le nevicate autunnali del tempo erano imbastite da strani presagi dettati da un umore legato allo scorrere delle ore. Si può pensare e ripensare di navigare a vista davanti a una situazione assurda? Si può! Mi disse la coscienza scuotendo il capo a sottolineare l’indissolubile fetta di pane e fragole che autonomamente avevo trovato nel doppio fondo di un cassetto in fondo alla sala del primo piano. […]
H.
Post senza senso n. 180
Per curiosità o per consumare energie, non ci resta che fare un salto nel blog di Herman.