Oggi guardare un telegiornale vuol dire essere pronti ad ascoltare almeno quindici minuti di brutte notizie.
Se non si è pronti psicologicamente, ma non lo si è mai quando si parla di omicidi, suicidi, atti terroristici, femminicidi… è difficile arrivare alla fine del giornale senza essere scossi emotivamente. Poco ci sollevano i servizi finali dedicati al cinema o allo sport.
Per risollevare lo spettatore che vuole informarsi ma non vuole deprimersi è nato il Telegiornale che ad ogni brutta notizia ne da una buona. Si perché al mondo, al di là di quello che ci raccontano, ogni giorno ci sono tante belle storie e l’uomo fa tante belle cose.
In questo tipo di telegiornale tutto è presentato come i classici tg, quello che cambia è che dopo aver dato lo spazio alla prima notizia di cronaca si procede a una prima notizia positiva così fino all’esaurirsi delle notizie.
Una negativa, una positiva, una brutta notizia, una bella notizia…
Nel mondo non accadono solo cose brutte
Con una trovata del genere, saremo sempre un poco depressi alla fine della visione di un telegiornale però forse saremo più ottimisti e diremo meno frasi del tipo “non abbiamo più cosa sentire, non c’è limite ormai”.
Perché essere informati su quello che accade nel mondo, non significa solo sapere cosa di brutto accade.